ARTLab, arte di comunicare con
Keiko ha gli occhi grandi e i capelli stilizzati delle anime giapponesi, Francesco invece ritrova la sua pittura naif, i tratti decisi e i colori accesi, come il sorriso mentre ci mostra la favola che racconta ai bambini della scuola dell’infanzia, I tre porcellini. Filippo si staglia nell’azzurro dell’Argentario e nel verde dei pini marittimi e con l’indice della mano destra vuole dirci che è lui, sì, è proprio lui che tiene in mano il libro di Marcello Lazzerini, Azzurri miei di…letti. La galleria di volti è straordinaria, frutto del progetto ArtLab che li ha portati ad esplorare il tema del ritratto e dell’autoritratto sperimentando tecniche quali l’acquerello, la doratura a missione, il collage.
Lo scorso 5 dicembre, ha segnato il traguardo del percorso promosso dalle associazioni L’immaginario e Autismo Firenze e ospitato dalle Gallerie degli Uffizi nell’ex-chiesa di San Pier Schieraggio in Via della Ninna.
L’incontro conclusivo del progetto ArtLab, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, ha avuto come scenario l’Auditorio degli Uffizi dove Filippo, Francesco, Keiko e Lapo (Centro Casadasè Firenze) insieme a Chiara, Davide, Francesco, Gabriele, Gioele e Manuel (Opera di Santa Rita d Prato) hanno visto esposti i loro autoritratti, realizzati in un percorso personalizzato, da 3 a 10 incontri. In questo luogo privilegiato i ragazzi hanno potuto condividere la loro esperienza con i familiari e amici.
Non è mancato neppure il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, che ha salutato i presenti e lodato gli artisti per la qualità delle loro opere. Silvia Mascalchi e Anna Soffici, responsabili del Dipartimento per l’educazione, hanno invece sottolineato l’importanza del progetto ArtLAb accolto con grande interesse dalle Gallerie proprio perché il suo obiettivo, rendere cioè il museo accessibile alle persone in condizione autistica, è assolutamente in linea con l’intento degli Uffizi di rendersi sempre più accessibili a tutti.
Nel corso dell’evento sono stati proiettati due video che hanno illustrato i momenti salienti dell’esperienza: il primo realizzato da uno dei ragazzi di Casadasé, l’altro opera di Lori Lako, l’artista che, insieme al gruppo di lavoro – Cristina Bucci, Anna M.Kozarzewska, Chiara Lachi e l’educatore specializzato nell’autismo Davide Pepe – ha programmato e seguito le attività per tutta la durata del progetto.
Sollecitati da Davide, i giovani protagonisti dell’incontro, non senza emozione, hanno preso la parola. E’ stata un’esperienza importante e positiva che ha permesso loro . Alla fine è stato un coro di voci all’unisono: le attività di ArtLab possono, devono continuare.